sábado, 19 de abril de 2014

18 aprile 2014 - arcipelaghi postesotici

prove di arcipelago

oggi dovevamo passare al blu e al verde del mare, invece siamo rimaste nel rosso.
I fondi delle isole si sono allargati come se fossero liquidi sul pavimento dell’atelier. Come il sangue nell’acqua. Nelle nostre storie ci sono dei corpi nel mare, dispersi, oltremare. Esodati, internati, minacciati, ammazzati, emigrati. C’è un deposito di violenza alla base, di ogni grado e di tutte le sfumature.
Abbiamo una familiarità con il rosso.
Cuciamo quello che ci scorre nelle vene. Tutti i tagli che abbiamo fatto hanno creato legami diversi da quelli di sangue.
Cerchiamo di ricreare una forma di vita collettiva e pubblica.
Questo significa fare prove di arcipelago.  
kiaru dice che mettere in avanti la diversità di ognuna non basta.
+ INFO iles-postexotiques

2 comentarios:

Anónimo dijo...
Este comentario ha sido eliminado por un administrador del blog.
ideadestroyingmuros dijo...

La violenza del regime coloniale e la controviolenza del colonizzato si equilibrano e si corrispondono in una omogenitá reciproca straordinaria. Questo regno della violenza sará tanto piú tremendo quanto piú l'insediamento metropolitano sará cospicuo. Lo sviluppo della violenza in seno al popolo colonizzato sará proporzionale alla violenza esercitata dal regime coloniale contestato.
Frantz Fanon
i condannati della terra