domingo, 29 de noviembre de 2009

Croci e delizie della famiglia de-genere

Scritto da Federico Spaccapietra
L’ultimo numero di “Panorama” pubblica in copertina un abbagliante, gigantesco, maiuscolo rosso “PERCHE’?” sovrapposto a un ritratto dell’ex governatore del Lazio Marrazzo. Il sottotitolo è: “UOMINI E TRANS. Una grande inchiesta per capire, riflettere e interrogarsi”. Tutto un programma insomma, ma la vera chicca di questo “viaggio nel terrore anale” è condensata in un breve, ma intenso, fondo firmato da Annalena Benini. Non sono riuscito a trovarlo nella versione on line del magazine e ve ne riporto ampi stralci

1. “Vladimir Luxuria, invitata per competenza nel salotto di Bruno Vespa a discutere del povero Marrazzo […] sorrideva consapevole che la svolta trans è arrivata, lucida come le loro labbra, colorata come quelle scarpe con le zeppe, affollata come un film di Pedro Almodovar. Per rendere la vita a noi ragazze ancora più complicata: essere belle, brave, in carriera, fare figli, non farlo pesare, stare attente alle altre e adesso anche agli altri. Agli omoni con la lametta da barba accanto al mascara che fanno impazzire gli uomini.”

2. “[…] in ogni supermercato la domanda delle signore è sempre quella: ma perché? Perché noi sempre all’ultimo posto? Cioè prima venivamo dopo il lavoro, dopo la partita, dopo gli amici, dopo la birra e dopo una sbirciata alle gambe di un’altra, adesso ci tocca aspettare anche il turno trans? Dobbiamo competere con le tette di plastica e il vocione?”

3. […] Altro che dignità delle donne offesa da qualche calendario per camionisti, da qualche battutina, da qualche avventuriera. Serve un appello, una rivolta, bisogna andare alla riscossa: scendiamo in piazza, con i mattarelli a riprenderci gli uomini. Cari trans, con tutto il rispetto: non penserete che, con la fatica fatta fino qua, adesso arrivate voi, vi vestite come noi, vi mettete pure a cucinare e a essere comprensivi (gli psicologi parlano di focolare alternativo) e noi stiamo lì fuori a farci declassare? I matterelli sono per gli stupidi mariti, certo, ma se volete farvi sotto ce n’è abbastanza anche per voi per cambiarvi un’altra volta i connotati.”

Se vivessimo in un’altra epoca, in un altro luogo e in un altro pianeta sinceramente applaudirei alla fantasia inventiva, e un po’ “pulp”, della signora Benini che dell’universo transgender ha una visione davvero naif, ai confini con la commedia sporcacciona italiana. Nella stessa mattina,però, leggo su “repubblica” la notizia relativa all’apertura delle iscrizioni per la sezione italiana del Klu Klux Klan. L’articolo integrale di repubblica lo trovate qui , di seguito riporto alcuni estratti del manifesto segnalato da Repubblica:

1. “Se siete uomini o donne patrioti bianchi e ritenete di volervi impegnare per la vostra stirpe e per le generazioni future, se ne avete abbastanza di vedere la nostra discendenza, i nostri diritti e il nostro futuro calpestati e gettati via, se volete mettere fine a questo scempio, saremo felici di avervi con noi e di ascoltarvi. Aderisci alla lotta e salva i tuoi diritti quale cittadino bianco e cristiano. Riprendiamoci quello che ci è stato tolto e diamo ai nostri figli il futuro che meritano”

2. “La lotta per la nostra stirpe è esigente e la vittoria può essere raggiunta soltanto con dedizione e lealtà. Il nostro obiettivo è semplice ma forte, conservare il cristiano bianco, i suoi ideali e le sue tradizioni. Siamo qui per guidare i nostri fratelli e le nostre sorelle bianche e ristabilire l'ordine in questa società collassata”

3. “L'omosessualità è irresponsabilità senza vergogna. E' inutile negare che da quando è uscita dall'armadio è iniziata la crisi di salute della società. Gli omosessuali aggiungono una difficoltà tremenda al costo della sanità. Rifiutano di essere ragione di questa difficoltà, preferendo protestare per i benefici di governo invece di cambiare il loro comportamento, cioè pagando per i loro peccati”

A mio avviso, il passaggio dal matterello invocato dalla Benini alla spranga tanto cara ai fascisti con e senza cappuccio non è così distante e per entrambi la questione è la stessa: riportare sulla “retta via” i deviati - siano essi mariti fedifraghi (specialmente con trans), pederasti impenitenti o tutti coloro che non siano bianchi cristiani e manifestamente eterosessuali.

Ma non è solo questa analogia di invocazione all’ordine e alla disciplina che lega le due notizie riportate precedentemente; in questo il “caso Marrazzo” credo sia esemplificativo: tutto il clamore non è suscitato dal fatto che un privato cittadino venga ricattato a causa delle sue personali e intime pulsioni erotiche bensì per il fatto che si tratti del Governatore di una Regione – un uomo che sembra debba incarnare l’integrità (morale?) del suo popolo elettore – un uomo da cui non si può accettare che “vada a trans”; piuttosto che si faccia portare le mignotte consegnate a domicilio!

Tutto questo ci dice che oggi l’identità sessuale è ritenuta un valore “naturale” dal consistente peso politico, ovvero è una discriminante; e paradossalmente è stato lo stesso Marrazzo, con il beneplacito del suo stesso irrisolto partito, ad avallare questa scala di valori. Allo stesso tempo, gli altri - rappresentati di volta in volta dal giornalista di turno e da qualche perla della galassia xenofoba - continuano a fare il loro classico lavoro: erodere gli spazi di libertà, tracciare un unico solco rettilineo che divida i “buoni” dai “cattivi”, i “giusti” dai “deviati”.

Appare evidente, dunque, quanto la questione “pink” - per dirla con Alex Foti - sia oggi uno dei fulcri intorno a cui imbastire la rete di contrasto e resistenza al dilagare di questa cieca e violenta ignoranza travestita da “Sistema di Valori” ,lo stessa che autorizza il Sovrintendente del teatro Bellini di Catania ad issare un gigantesco crocifisso a difesa delle presunte radici cristiane dell’Europa.

Non sono questioni da poco conto, e soprattutto non sono questioni che “riguardano solo i diretti e le dirette interessati/e” eppure si percepisce ancora una certa diffusa difficoltà (e sto usando un eufemismo) a prendere una netta posizione di rispetto della individuale autodeterminazione della sfera sessuale che altro non è che la punta sostanziale dell’autodeterminazione esistenziale.

Non è questione da poco, non è “il privato nella camera da letto”, è la consacrazione del primato della Paura che si riversa nel quotidiano, e che travolge tutti i “diversi”: per razza, religione, idee e desideri. E’ la forza della Paura che vuole incunearsi oltre la sfera del visibile, dell’evidente. E’ un desiderio perverso di Olocausto culturale.

jueves, 26 de noviembre de 2009


Jueves 26 Nov.

18:00 Presentación Proyecto generaTech + Mesa de experiencias (entidades participantes ) (1h.+ o -)
19:00 Dinámica: grupos de discusión sobre diseño y propuestas de plataforma y eventos formativos generaTech (2h.)

Viernes 27 Nov.
18:00
Análiis de plataformas audiovisuales junto a Nova Ruth (engagemedia/plumi) y redes sociales (1h.)
19:00 Taller Zombie stream. Minipimer (2h.)
[reconstruye tu cuerpo]
21.00 Postjornada (hasta que nos echen)

  • Nova Ruth feat. Grey > rap de indonesia
  • jam audiovisual generaTech > vj stormbOOtnet + daax! + todxs lxs que quieran participar!

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26 Nov.
18:00 generatech proyect presentation (40m) + table of experiences with
diferent colectives (1h)::: Surt TV / copyfight / donestech / corpus delecti / pornosotx
19:00 discusion table about independent audiovisual tools (2h.)

27 Nov.

18:00 Videosharing platform Analisis, with the participation of Nova Ruth (engagemedia/plumi) (1h.)
19:00 Zombie stream workshop Minipimer (2h.)
[reconstruct you're body]
21.00audiovisual jam

  • Nova Ruth feat. Grey > rap from indonesia
  • jam audiovisual generaTech > vj stormbOOtnet + daax! + every one is invited!!






martes, 24 de noviembre de 2009

Multiorgàsmiques! Dones i sexualitats

L'orgasme femení ha estat un tema altament amagat i, fins i tot, convertit en tabú. Des de fa ja uns anys, però, s'ha maldat per esbrinar les funcions i les necessitats del plaer sexual de les dones, tot investigat, malgrat tot, des d'un cert escepticisme. En aquest congrés, tanmateix, volem mostrar com l'alliberament de les dones passa per conèixer i reconèixer la magnitud dels seus plaers sexuals.

Directora:
Laia Climent (Universitat Jaume I)


Comitè científic:
Antònia Cabanilles (Universitat de València)
Maria Àngels Francés (Universitat d'Alacant)
Montserrat Palau (Universitat Rovira i Virgili)
Isabel Segura (Institut interuniversitari d'estudis de dones i gènere)

Dimecres 25 de novembre

Sessió inaugural: Tot descobrint la vagina i els seus orgasmes

17.30h. Entrega de la documentació i presentació del congrés.
18.00h. Conferència inaugural: "Sota la llengua: sabor del verb ser", a càrrec de Nicole Brossard, poeta i novel·lista quebequesa.
19.00h. Pausa cafè.
19.30h. "Pel plaer d'imaginar més... La Alegre Conchita. Botiga eròtica per a dones", amb Raquel Lobato Agudo, copropietària de la botiga.
20.00h. "Del tupperware al tuppersex: el plaer d'anar de compres", amb Eugenia Sancho.

Dijous 26 de novembre

Orgasmes femenins calidoscòpics
18.00h. Conferència: "El plaer, un dret o una obligació en les relacions", a càrrec de Marina Castro, psicòloga i membre de l'Institut d'Estudis de la sexualitat i la parella.
19.00h. Pausa cafè.
19.30h. Conferència: "De la sexualitat a les sexualitats", a càrrec de Vicent Bataller, sexòleg.
20.30h. Presentació del llibre: Memòrimes de dones, a càrrec de Coral Cuadrada, professora de la Universitat Rovira i Virgili.

Divendres 27 de novembre

Experiències sexuals femenines a través dels llenguatges de creació
18.00h. Conferència: “Experiències sexuals femenines a través dels llenguatges de creació”, a càrrec de Maria Llopis, cofundadora del projecte Girlswholikeporno.
19.00h. Projecció de la pel·lícula Diari d'una nimfòmana.
19.30h. Pausa cafè.
20.00h. Debat amb Valéry Tasso (autora de l'obra Diari d'una nimfòmana) i Maria Llopis.
Modera: Marina López (Universitat Jaume I).

Dimecres 2 i dijous 3 de desembre

De 18.30 a 20.30h. Taller de sexualitat i autoestima: Plaer i plenitud, amb Encarna Martínez, psicòloga.

Més informació

FIERE DI ESSERE PUTTANE


Mercoledì 25 novembre
h. 19.30 da Betty&Books
via Rialto 23/a


in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne:

“Fiere di essere puttane”
di Maîtresse Nikita &Thierry Schaffauser
2009, Derive Approdi Editore

Pia Covre, autrice della prefazione dell’edizione italiana, attivista sex worker e fondatrice del “Comitato per i diritti civili delle prostitute
Giulia Garofalo, attivista e ricercatrice, autrice presso la University of East London della ricerca “Political Economy of Sex Work in Europe”
Betty, Sexyshock

In questi tempi bui in cui si fa tanto parlare di prostituzione, un libro come Fiere di essere puttane fa un po’ di luce sulle retoriche e le doppie morali tra cui il dibattito europeo (e italiano sopratttutto) è impantanato. Come recita il titolo, il libro è un ‘manifesto’ dell’orgoglio delle puttane scritto da due prostitute francesi – del gruppo “Les putes” per l’appunto – che, con stile ironico e agguerrito, sfata quei pericolosi luoghi comuni che perseguitano chi vende sesso per denaro e che di volta in volta stigmatizzano la prostituzione come la forma per eccellenza di subordinazione femminile, una piaga sociale che non rispetta l’ordine morale della società o come un’emergenza da gestire alla stregua di un problema di ordine pubblico.
Per fare questo, in primo luogo, le autrici ripercorrono le politiche e il dibattito in tema di prostituzione in Francia: le normative e politiche securitarie adottate dai governi e il dibattito pubblico sostenuto da partiti, associazionismo e parte del femminismo impregnato di tanto moralismo ma distante dalla realtà e dall’esperienza di chi vende sesso per denaro. In secondo luogo, formulano due concetti chiave – quello di “puttanofobia” e di “femminismo puttana” – per rivendicare la posizione politica dei e delle lavoratrici del sesso che questo lavoro lo scelgono e ne vanno fiere e per costruire una connessione politica e culturale con tutte le donne che lottano per la propria libertà, che facciano o meno le sex workers:

“Femminismo puttana è riappropriarsi dell’insulto ‘puttana’ come un vanto, invece di tentare di disfarsene. Perché l’insulto ‘puttana’ non riguarda noi in maniera esclusiva. Esso tende, in certi discorsi, a designare tutte le donne. Lottare contro la puttanofobia significherà lottare contro il sessismo di fondo, lottare per poter essere, vestirsi, comportarsi da puttane… lottare, come tutte le donne, contro la paura di essere aggredite. Come dice il nostro slogan: ‘dove, come, quando, quanto prendo, la scelta mi attiene, il mio corpo mi appartiene’

Per Sexyshock, che da anni è impegnato in riflessioni e campagne sul commercio del sesso, la presentazione di questo libro rappresenta una preziosa occasione di prendere parola nel dibattito italiano attuale sulla prostituzione oltre gli stereotipi e l’ignoranza entro cui esso si gioca nonchè di rafforzare quel filo rosso che collega le donne che lavorano nel commercio del sesso e quelle che non lo fanno.


Informazioni e contatti:
infosexyshock@inventati.org
Betty +39 347 134 66 52

sábado, 14 de noviembre de 2009

PORNODRAMA

El projecte audiovisual VIDEO ARMS IDEA va nàixer a Itàlia el 2004. Utilitza la llum i la converteix en imatges. Opera amb la finalitat de no deixar que la tensió, tant de la trobada entre persones com entre música i vídeo, es suavitze i que aquesta força no desaparega de l'horitzó de la vida quotidiana. El projecte VIDEO ARMS IDEA reconeix la necessitat d'unió i de relació entre totes aquelles realitats que creen, s'expressen, s'oposen i reaccionen.

En aquesta ocasió, VIDEO ARMS IDEA presentaran PORNODRAMA, un concepte d'interacció entre audiovisual i performance que creua llenguatges diferents, buscant en la posada en escena la transdisciplinaritat de la representació teatral. Les temàtiques desenvolupades seran una crítica de la pornografia i la seua deconstrucció.

En el Cicle S0N1V1S10 del OCCC Octubre Centre de Cultura Contemporània (C/ Sant Ferran, 12) Valencia
martes 17 noviembre
a las 20.00

domingo, 8 de noviembre de 2009

GENERATECH_ valencia

GENERATECH_valencia from ideadestroyingmuros on Vimeo.


generatech muta y en el 2009-2010 se convierte en un triple proyecto que recorre cuatro localidades: Barcelona, Valencia, Madrid y A Corunha.
Uso de la tecnologías libres para promocionar agenciamientos de géneroen la tecnocultura audiovisual

De la mano del cso atreu (A Corunha), ideadestroyingmuros (Valencia), dabne (Madrid) y hangar (Barcelona), Generatech 09-10 se dirige a aquellos colectivos y personas que trabajan o apuestan de manera crítica y activa por la no-discriminación de formas de vivir el género y la sexualidad alternativas al sistema heteronormativo y patriarcal. Nuestras herramientas son las tecnologías libres de producción audiovisual, el trabajo colaborativo, la comunicación y la libre difusión de contenidos, acciones y experiencias que tratan de la relación entre género y tecnología.

Combinando las redes que ofrece el nomadismo itinerante y la deslocalización de internet, generaTech 09-10 se compone de tres experiencias:
1. Una plataforma virtual que opera como punto de encuentro en la red para la difusión de noticias y contenidos audiovisuales sobre el uso de las tecnologías desde una perspectiva sensible al (des)género (Centro de Medios). Esta plataforma también se compone de una Red Tecnosocial para la comunicación, el debate y el intercambio de experiencias entre asociaciones y colectivos que trabajan por la igualdad de género.
2. Una serie de talleres itinerantes que ofrecen conocimientos prácticos y técnicos para el uso de la Plataforma Virtual y para la producción y difusión audiovisual por medio de herramientas libres (software libre).
3. Unas jornadas itinerantes dedicadas a la difusión de producciones audiovisuales e intercambio de conocimientos y experiencias sobre las relaciones ente género y tecnología.


jueves 12 Nov.
Facultad de Bellas Artes (UPV)
18h_ Presentación proyecto
18.45h_ Análisis Plataformas audiovisales junto a GISS (global independent streaming support) y redes sociales
19.15h_Dinámica: grupos de discusión sobre diseño y propuestas de
plataforma y eventos formativos (2h.)

viernes 13 Nov.
Facultad de Bellas Artes (UPV)
16h_Intro Linux + licencias libres + Install party
Colectivo Garua (Pintor DOmingo, nº 4 bajo)
21h_ Open JamAV Generatech: n3m3da + daax! + falluyah fog + stormbootnet + videoarmsidea



VALENCIÀ

generatech muta i al 2009-2010 es converteix en un triple projecte que recórre quatre localitats: Barcelona, València, Madrid y A Corunha.
Us de les tecnologies lliures per promocionar agenciamientos de gènere a la tecnocultura audiovisual

De la mà del cso atreu (A Corunha), ideadestroyingmuros (Valencia), dabne (Madrid) y hangar (Barcelona), Generatech 09-10 es dirigeix a aquells col·lectius i persones que treballen o aposten de manera crítica i activa per la no-discriminació de formes de viure el gènere i la sexualitat alternatives al sistema heteronormatiu i patriarcal. Les nostres eines són les tecnologies lliures de producció audiovisual, el treball col-laboratiu, la comunicació i la lliure difusió de continguts, accions i experiències que tracten de la relació entre gènere y tecnologia.

Combinant las xarxes que ofreix el nomadisme itinerant i la deslocalització d'internet, generaTech 09-10 es composa de tres experiències:
1. Una plataforma virtual que opera com punt de trobada a la xarxa per la difusió de notícies i continguts audiovisuals sobre l'us de les tecnologies des d'una perspectiva sensible al (des)gènere (Centre de Mitjans). Aquesta plataforma tambié es composa d'una Xarxa Tecnosocial per la comunicació, el debat i l'intercambi d'experiències entre associacions col-lectius que traballen per la igualtat de gènere.
2. Una serie de tallers itinerants que ofereixen coneixements pràctics i tècnics per l'us de la Plataforma Virtual i per la producció i difusió audiovisual fent servir eines lliures (software lliure).
3.Unes jornades itinerants dedicades a la difusió de produccions audiovisuals e intercanvi de coneixements i experiències sobre les relacions ente gènere i tecnologia.



dijous 12 Nov.
Facultad de Bellas Artes (UPV)
18h_Presentació projecte (45mins.)
18.45h_Análisi Plataformes audiovisals juntament amb GISS (global
independent streaming support) i xarxes socials ____ (30mins.)
19.15h_Dinàmica: grups de debat sobre disseny i propostes de
plataforma i events formatius (2h.)

divendres 13 Nov.
Facultad de Bellas Artes (UPV)
16h_Intro Linux + llicències lliures + Install party
Colectivo Garua (Pintor Domingo, nº 4 bajo)
21h_ Open JamAV Generatech: n3m3da + daax! + falluyah fog + stormbootnet + videoarmsidea


domingo, 1 de noviembre de 2009

I Congreso Internacional CUERPOS/SEXUALIDADES HERÉTICAS Y PRÁCTICAS ARTÍSTICAS

Idea destroying muros participa a la mesa redonda del jueves a las

I Congreso Internacional CUERPOS/SEXUALIDADES HERÉTICAS Y PRÁCTICAS ARTÍSTICAS, que se celebrará en el Palau de les Arts de Altea el 4 y 5 de noviembre de 2009. Organiza el Grupo de investigación Figuras del Exceso y Políticas del Cuerpo. Ecuaciones culturales y prácticas artísticas de la pluralidad de los placeres, las experiencias y/o las identidades de la UMH, dirigido por Daniel Tejero, y formado por Mª José Zanón, Lourdes Santamaría, Carmen G. Muriana, Tatiana Sentamans, Roc Gomar, Javi Moreno, Raquel Puerta, Elisa Lozano y Ascensión González.

El cuerpo ocupa y habita un lugar en variados espacios, no sólo en el meramente físico/psíquico y propio, sino que también es sujeto y objeto en los espacios sociales, políticos, culturales, científicos, médicos, etc. Este cuerpo es una sede de experimentación donde actúan los ámbitos mencionados y que regulan tanto las experiencias íntimas e individuales como las colectivas. De este modo, el grupo de investigación emergente FIGURAS DEL EXCESO Y POLÍTICAS DEL CUERPO, parte del análisis de las estructuras generadoras de las identidades sociales profundizando en los mecanismos del trinomio sexo-genero-sexualidad así como en sus correlaciones estancas preestablecidas.

SIMPOSIO 1: Ellos. Arte y Cultura Gay en España (90’s).
SIMPOSIO 2: Todo lo otro. De cómo todo surge del feminismo. Políticas Lésbicas, Queer y Pospornografía (2000-2009).
SIMPOSIO 3: Perspectivas foráneas. Miradas críticas y contaminaciones varias.

-Exposición herÉTIC@S # biZARR@s (Daniel Tejero, Mª José Zanón, Lourdes Santamaría, Elisa Lozano, Ascensión González, Raquel Puerta, Javi Moreno, O.R.G.I.A). Comisaria: Lourdes Santamaría
-Exposición de Pósteres del Congreso

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JORNADA 1ª: Día 4/11/2009 - Palau Altea Centre d’Arts (Altea, Alicante)

10:00: Inauguración del congreso y de las exposiciones
10:30-11:15 Conferencia Inaugural: Diálogo de José Miguel Cortés (UPV) con Jesús Martínez Oliva (UM). Modera: Lourdes Santamaría
11:15-11:45 Pausa café

11:45-12:30 Conferencia: Xosé Manuel Buxán (UVIGO)
12:30-14:00 Comunicaciones Simposio 1
14:45-16:00 COMIDA
16:00-16:45 Comunicaciones Simposio 1 y 2
16:45-17:30 Conferencia: Pepe Romero (UPV)
17:30-18:00 Pausa Café
18:00-19:00 Mesa Redonda: Jesús Martínez Oliva (UM), Alex Francés (Valencia), Javier Pividal (Madrid), Javi Moreno (Alicante). Modera: Daniel Tejero (UMH)

JORNADA 2ª: Día 5/11/2009 - Palau Altea Centre d’Arts (Altea, Alicante)

10:00-10:45 Conferencia: Carmen Navarrete (UPV) y Fefa Vila (Madrid)
10: 45-11:30 Conferencia: Rían Lozano (UV)
11:30-12:00 Pausa café
12:00-12:45 Conferencia: Itziar Ziga (Barcelona)
12:45-14:00 Comunicaciones Simposio 2
14:00-16:00 COMIDA
16:00-16:45 Comunicaciones Simposio 2 y 3
16:45-17:30 Conferencia: Beatriz Preciado (Barcelona)
17:30-18:00 Pausa café
18:00-19:00 Mesa Redonda: Post_Op (Barcelona), O.R.G.I.A (Altea-Madrid), Parole de Queer (Alicante-Barcelona), Ideadestroyingmuros (Italia-Valencia), Noelia Muriana (Murcia). Modera: Tatiana Sentamans (UMH)
19:00-19:30 Conclusiones
00:00 Fiesta de clausura: Disfruteria L’Estanc, Altea (antiguo Marea)
- Performances de Sticky Vicky (Benidorm), Demaría Leyton (Benidorm) y Diana Pornoterrorista (Barcelona)
- DJ y VJ invitadxs

Mas infos en

Bunny suicides | Conejo suicida














Bunny suicides/ conejos suicidas